SCUOLA DELL’INFANZIA ”G. RODARI”

Via Bragadin, 5

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Rodari edificio
Questo Plesso in origine aveva il nome della via “De Pinedo”. Nell’anno 2002 il Dirigente Scolastico decise di rinominarlo “Giani Rodari”

Rodari Gianni

(Nacque a Omegna (VB) il 23 ottobre 1920 – Morì il 14 aprile 1980 a Roma)

Gianni Rodari compiuti gli studi magistrali si avvia alla carriera dell’insegnamento elementare. Uomo schivo, meticoloso nell’appuntare le sue idee più disparate, ci ha lasciato un’enorme quantità di scritti che vanno dagli articoli giornalistici, agli appunti sparsi, alle favole e filastrocche per bambini e per adulti; ha curato inoltre l’edizione italiana delle fiabe di Andersen negli anni Settanta in qualità di ricercatore. Le sue prime prove di scrittore per bambini risalgono al periodo milanese; nel 1947 sul “Giornale della domenica” scrive racconti e filastrocche, tessendo preziosi contatti con i «suoi» lettori, che, in una sorta di dialogo intergenerazionale gli offrono spunti e sottopongono questioni di ogni tipo stimolando la sua produzione letteraria. La popolarità arriva nel 1960 quando pubblica presso l’Einaudi di Torino, “Filastrocche in cielo e in terra”, l’opera che lo porterà alla notorietà come scrittore per l’infanzia, non solo in Italia ma presto anche all’estero. Capolavoro di pedagogia e didattica sui generis, la sua produzione è percorsa dal dato costante del rapporto tra adulto e bambino, con le sue favole moderne Rodari ripropone nel novecento questo genere di racconto per ragazzi e lo rinnova adeguandolo ai tempi. L’obiettivo resta sempre quello educativo che grazie alla favola è realizzato in modo leggero e divertente anche quando i temi sono seri e importanti, il tutto coronato da una morale finale. Nel 1970 vince il  premio Andersen. Rodari ha contribuito a un rinnovamento della letteratura per l’infanzia con una vasta produzione percorsa da una vena di intelligente comicità, dando spazio ai temi della vita d’oggi e sostituendo il tradizionale favolismo magico con personaggi e situazioni surreali.

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